parte 1 – arrivato in Siria dopo la Grecia

 

La Grecia è stata solo in parte soddisfacente... la gara è stata durissima, con il fondo stradale peggiore che mi fosse capitato di vedere da queste parti. il livello del campionato produzione si è confermato ancora una volta altissimo e là davanti volavano davvero... noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di difenderci come potevamo, migliorando i tempi dell'anno scorso, però la vetta della classifica è rimasta lontana. abbiamo cercato di puntare sull'affidabilità, contando sulla lunga ed inevitabile serie di ritiri (1 o 2 auto ferme ogni prova), ma verso fine gara anche noi abbiamo iniziato ad avere problemi e così abbiamo chiuso noni, subito fuori dalla zona punti... peccato. tutto sommato la cosa non sorprende: nel team ci son stati molti sviluppi, tutti negativi... Amjad si è già stufato anche degli australiani e al momento siamo allo sbando, più o meno come era verso la fine dell'anno scorso.

sfoghi a parte, beh la Grecia non è un posto particolarmente esotico, ci vanno tutti e anche io ormai ci son stato molte volte... però ci torno sempre volentieri. questa volta eravamo alloggiati a Kifissia, un sobborgo di Atene di cui ignoravo l'esistenza e che si è rivelato una vera sorpresa: viali alberati, ville di lusso, negozi di alta classe, vita notturna in bei locali... il caos di Atene sembrava lontano mille miglia! proprio per questo motivo i costi erano stellari: dormivamo in un hotel da 300 euro a notte, ristoranti altrettanto cari (abbiamo speso 30 euro a testa al cinese!).

Finita la gara arrancando è giunto il momento di ripartire per la Siria. Per la precisione abbiamo messo l'auto in parco chiuso alle 17 di domenica e alle 19.25 avevamo il volo... quindi ci siam cambiati in parco assistenza e siam andati in aeroporto senza neanche fare una doccia... sicuramente non ero il miglior vicino di posto che potesse capitare!

I voli Atene-Istanbul-Damasco vanno via bene, beh il primo ritarda il decollo di un'ora per via di un passeggero giapponese colto da crisi epilettica mentre ci muovevamo sulla pista... il poveretto è stato sbarcato e portato in ospedale.... dopo l'intossicazione alimentare sui voli turkish airlines di ritorno dalla Giordania mi astengo dal mangiare e mi abbuffo in aeroporto. arrivo a Damasco (Amjad da Istanbul è volato ad Amman), per fortuna la trafila burocratica porta via molto meno tempo dell'anno scorso e riesco a esser fuori dall'aeroporto prima delle 3... sono cotto.. "taxi signore?" va bene, Sa'adnaya dove parte il rally è lontanuccia, il tizio si incammina verso un'estremità del parcheggio e intuisco che non si tratta di un tassista ufficiale, intuizione confermata non appena vedo l'auto. beh non ci son molte alternative perché di taxi veri in giro non ce n'è. e poi il paese dovrebbe essere molto sicuro (il presidente Assad sarà odiato dagli stati uniti ma bisogna dargli atto di saper tenere il paese sotto controllo molto bene). infatti il tizio mi porta regolarmente a destinazione, durante il viaggio prova ad alzare il prezzo pattuito perché secondo lui l'hotel dove devo andare è molto lontano dal centro di Sa'adnaya (il che è vero, ma venendo da Damasco la distanza è assolutamente uguale) comunque all'arrivo a destinazione mi riesce ancora a strappare 100 pounds (1,5 euro) di bakshish (mancia)... voglio solo andar a letto!! fatta l'indispensabile doccia alle 4 del mattino mi corico e finalmente inizio il sonno meritato.

ore 10 di lunedì mattina TOC-TOC "housekeeping" .. ecchecazzo... non mi alzo dal letto, magari la smettono... sento che infilano la chiave nella toppa ma non riescono ad aprire perché ho lasciato la chiave dall'interno.. allora cosa fanno i geni? suonano il campanello!! belin mi tocca alzarmi... cerco di spiegargli che voglio dormire... chiudo la porta, torno a letto, appena mi sdraio ribussano... porcapupazza... mi rialzo .. "cosa c'è?" "ma allora quando torniamo??" .. non so se ammirare la dedizione al lavoro o stupirmi di tanta ottusità!

nel primo pomeriggio la news: non corriamo! avremmo dovuto usare l'auto con cui abbiamo corso in Grecia ma è in condizioni pessime e ha bisogno di un rialzo totale e visto che ci son oltre 2gg di viaggio il tempo non basta. non ci son altre auto disponibili perché la gemella è stata picchiata malamente da Amjad durante i test prima del rally di Giordania e non è ancora stata rimessa a posto. la news non arriva inaspettata, era nell'aria e conoscendo Amjad me la aspettavo da qualche giorno anche se in effetti non ci credevo. bene, al terzo zero in casella possiamo dire addio ai sogni di un piazzamento di rilievo nel campionato mediorientale x quest'anno... che rabbia buttar via una stagione così..

rimane il dubbio di cosa cavolo fare qui.. domenica ho l'aereo x la Turchia ma non ha senso star qua una settimana, però anche tornar a casa è una gran perdita di tempo... spargo la voce se qualcuno ha bisogno di un naviga all'ultimo minuto (non sarebbe la prima volta che qualcuno si sistema sul filo di lana).. si fa presto a spargere la voce: il bello di questo rally è che siam tutti in hotel nello stesso posto, quindi basta andare nella hall per trovare qualcuno con cui chiacchierare.. anzi, il difficile è attraversarla senza essere fermati. infine trovo qualcosa da fare: seguirò in ricognizioni e in gara Faris Hijazi (ricordate Faris? è il presidente dell'al-hussein, squadra di calcio di Amman e a casa sua abbiamo fatto una cena a base di mansaf l'anno scorso). quindi son qua a fare da tutore o da "coach" come han iniziato a chiamarmi. ho accompagnato Faris e il suo naviga Emad durante le ricognizioni, abbiamo cercato di rendere le note semplici ma coerenti e mi sembra che abbiamo fatto un lavoro abbastanza buono, loro senz'altro son molto contenti.

a proposito del calcio: i calciatori di Faris (serie A) prendono circa 1000$ al mese di ingaggio e han tutti un altro lavoro... quasi come in Italia!

la gara è quasi uguale a quella dell'anno scorso, però anche qua l'organizzatore ha lavorato tanto per eliminare il problema dei tagli, han preso la ruspa e bloccato con mucchi di terra ogni possibile scorciatoia! a questo punto resto qua come da programma, guarderò il rally e cercherò di star vicino ai miei "pupilli" anche in gara con consigli e suggerimenti. poi si sta bene qui, davvero la Siria non è quella che uno potrebbe immaginare sentendola solo nominare al tg. cibo ottimo, frutta squisita, posti incantevoli, persino il clima in sti giorni è favoloso! tra sabato e domenica si riparte per la Turchia, stavolta Amjad e l'auto dovrebbero esserci....

 

parte 2 – ancora dalla Siria

 

mi sono reso conto di non aver scritto molto sulla Siria... pensavo di averne già parlato l'anno passato ma in effetti non è stato così.. un peccato perchè il paese è molto interessante.. e ricco di aneddoti!

cosa viene in mente parlando della Siria? terrorismo, la guerra con Israele, i rapporti con l'Iran e poco altro.. si arriva qua e si viene precipitati in una realtà lontana anni luce dalla nostra ma anche da quella che ci immaginiamo.

la Siria è un paese comunista, uno dei pochi rimasti, il presidente Assad è l'unico leader politico da anni e anni ed è il figlio del presidente precedente (che coincidenza eh?). l'anno scorso siamo arrivati qua dopo le elezioni: malgrado Assad fosse il candidato unico i segni di una campagna elettorale ben condotta erano evidenti: manifesti e bandiere siriane campeggiavano dovunque, ho persino portato a casa una sua spilla elettorale! quest'anno la sua presenza è meno ingombrante ma non c'è locale pubblico che non abbia esposto il suo bel faccione e anche le auto degli equipaggi siriani in gara ospitano una sua gigantografia sul lunotto posteriore.

il paese è molto povero e vistosamente arretrato ma un minimo è garantito a tutti, le installazioni militari sono di gran lunga gli edifici + belli che si possono vedere in giro e credo che la carriera militare sia una scelta seguita da molti per questo motivo. le condizioni igieniche non sono proprio delle migliori, sento che anche i miei amici giordani ogni tanto hanno dubbi se si possano mangiare verdure nel tale ristorante piuttosto che nell'altro.

il traffico vive di una vita propria, non è troppo incasinato, se non a Damasco, però è estremamente libero... non è raro trovare mezzi contromano, che fanno inversione di marcia nei posti + strani, ecc.. nessuno si arrabbia davvero, si mandano a fanculo in maniera molto bonaria. i mezzi che circolano sono spesso assolutamente fatiscenti, i camioncini sono caricati oltre ogni immaginazione, i pullman fanno paura al solo guardarli e tipicamente circolano coi cofani aperti x raffreddare meglio il motore, sulle moto si viaggia quasi sempre in tre, in modo da ottimizzarne l'uso.

per contro le attrattive turistiche sono molte e poco sfruttate, chi ha avuto la fortuna di vedere tutto il paese ne è rimasto affascinato.

il rally parte e arriva a Sa'adnaya, siam 30 km fuori Damasco, sulle pendici dei monti che dividono la Siria dal Libano (il paese è a 1300 m di quota), in una zona che attrae tantissimi siriani per la villeggiatura o anche solo per il weekend, i ristoranti non mancano, ce n'è uno ottimo sulla strada principale a un paio di km dall'hotel: allestito come un immenso giardino con laghetti e ombreggiato con tendoni può ospitare tranquillamente un migliaio di persone... il colpo d'occhio all'ingresso è assolutamente impressionante!

la zona di Sa'adnaya è particolarmente importante dal punto di vista religioso, siam in un'area a maggioranza cristiana, e ci sono circa 50 chiese. il convento di nostra signora di Sa’adnaya è uno dei più antichi della storia e l'anno scorso l'ho visitato in compagnia di un paio di ragazzi dell'automobil club giordano. beh, la ragazza, pur essendo musulmana, aveva ricevuto richieste dalla sua famiglia di accendere un cero al convento che è comunque un simbolo religioso molto importante nell'area indipendentemente dalla fede professata. a Maaloula, poco + in là, si parla ancora l'aramaico, la lingua dei tempi di gesù. E oggi ho imparato che uno dei ragazzi giordani che corre qua è cristiano ortodosso aramaico, capisce la lingua anche lui, e a poche centinaia di metri dall'hotel nel monastero di sant'efrem alloggia il patriarca di questa religione! come dire.. siam vicini al papa!

la gara si corre invece piuttosto lontano da qua.. sono circa 80 km di viaggio tutte le mattine, ma si fa presto, tanto i limiti di velocità sono cosa sconosciuta! come ho accennato si tratta di un rally quasi desertico, gli spazi sono molto aperti ma comunque sarebbe una bella gara, peccato che l'organizzazione non sia all'altezza delle aspettative...cito dal regolamento di quest'anno:

- durante le ricognizioni delle prove speciali dovrà essere rispettato il limite dei 60 km/h

- nelle ricognizioni della prova spettacolo il limite di velocità sarà di 40 km/h

- le ricognizioni della prova spettacolo dovranno essere effettuate a piedi

e il bello è che ... non c'è nessuna prova spettacolo! diciamo che tutto quanto è organizzato con la stessa cura con cui è stato steso il regolamento... perlomeno bisogna star sempre all'erta e non ci si annoia mai!


oggi siam scesi a Damasco per la cerimonia di partenza, che si è svolta in periferia, peccato non aver visto il centro città ma almeno ce la siam sbrigata in poco tempo. ho adocchiato un gran negozio di cd e dvd e sono entrato.. in vendita c'era solo roba taroccata!! prezzi 2-3 euro...
ma il vero colpo di scena è stato lungo la strada.. mentre scendevamo dalla montagna lungo una strada non principale ma comunque trafficata, mi han fatto notare un certo numero di auto parcheggiate lungo la strada: sono coppiette che si "appartano".. vengono quassù perché è un posto sicuro trovandosi al margine di una vastissima zona militare.. beh, abbiamo anche visto qualcosa in + di un semplice scambio di effusioni! davvero questo, in pieno giorno, in Siria, non me lo aspettavo! abbiamo riso come matti per tutto il viaggio, soprattutto quando Faris, per sbirciare dentro un'auto, ci ha quasi portato dentro il bosco...

via, domani parte la gara... chissà come si comporteranno i miei pupilli!

 

parte 3 – dopo la Turchia

 

Inizierò il racconto di questi ultimi giorni dalla conclusione: dopo la prova spettacolo di ieri sera stamattina è partito il rally vero e proprio. Per i due equipaggi russi che ci partivano davanti è durato molto poco: dopo circa 5 km della prima prova son volati fuori strada nello stesso punto parcheggiando entrambe le auto affiancate e a testa in giù... Per noi è durato poco di più. Verso la fine della stessa prova siamo arrivati troppo forte in una destra e per non finire fuori strada Amjad ha tentato di fermar l'auto contro il muretto all'interno ma abbiamo capottato rovinosamente. Gara finita quindi, non vale la pena di ripartire domani e francamente dubito che in ogni caso sarebbe possibile riparare l'auto nel tempo a disposizione.


Adesso posso tornar indietro con la narrazione:

siam a Kemer, nel sud della Turchia, località turistica a 30/40 km dalla città di Antalya. Una località che in questi ultimi anni (son stato qua la prima volta nel 2003) ha conosciuto uno sviluppo incredibile. I turisti accorrono a frotte, soprattutto quelli russi che invadono tutta la zona per buona parte dell'anno. La zona non presenta di per sè grosse attrattive se non quelle di un bel clima (adesso pure troppo caldo) e di un mare pulito (ma con spiagge non memorabili). Il rally si svolge nell'area montuosa che si erge a ridosso della costa: si tratta di una catena montuosa molto alta (anche oltre i 2000m) con paesaggi che non hanno nulla da invidiare a quelli alpini.

Nei piccoli paesini che qua e là punteggiano il paesaggio il tempo sembra essersi fermato a cent'anni fa (anche se il continuo viavai di turisti che dalla costa vengono quassù in cerca di distrazione ha favorito la nascita di svariati ristorantini e punti di ristoro). La gara si svolge tutta qui, si fa continuamente su e giù per le stesse, tortuosissime, strade, ma comunque non è male, anche se a mio parere manca un po' di carattere... è un po' "insipida"...

l'albergo in cui siam alloggiati è uno dei tanti cinque stelle di kemer, praticamente esistono solo cinque stelle, ma devo dire che dopo l'impatto iniziale molto positivo si scoprono le varie magagne: il cibo è tragicamente lo stesso, giorno dopo giorno, e il personale è ben lontano dall'essere all'altezza della situazione. Ad esempio parlano tutti inglese piuttosto male, quindi per le richieste un po' insolite vanno in crisi... poco fa ho chiesto alla reception il numero di telefono della turkish airlines e quando ho fatto il numero dall'altra parte mi ha risposto un hotel! Peggio ancora quanto accaduto ieri: il pranzo termina alle 14 e a quell'ora eravamo ancora in sala da pranzo avendo iniziato a mangiar da poco (e non eravamo nemmeno gli unici); mi alzo per andar a prendere i dolci che i camerieri stan già portando via dal buffet, riesco in qualche modo a sceglierne due o tre e uno dei camerieri mi apostrofa dicendo di far presto che loro devono sparecchiare!!

Uno sport in cui i camerieri (così come tutti i turchi di Kemer, a quanto ho avuto modo di vedere) si applicano con costante assiduità è la "caccia alla russa"; in sostanza la battono a qualunque signora/signorina proveniente dall'est europeo che non sia guardata a vista... vista la dedizione che pongono in questo compito è probabile che ogni tanto colgano i frutti delle loro fatiche! ;-)

A proposito di hotel: qualche pazzo ha costruito a Kemer un hotel di ispirazione olandese, la facciata è la replica della stazione ferroviaria di Amsterdam, la piscina all'interno è ispirata ai canali di Amsterdam, e il lato dell'hotel che vi si affaccia è fatta come se fossero una serie di case... per non parlare del mulino a vento! non ho foto ma non potete non visitare il sito dell'Orange County Hotel! http://www.orangecounty.com.tr/

Uno dei problemi durante le ricognizioni qua è da sempre quello di trovare un'auto a noleggio adeguata. Ci sono fuoristrada a noleggio dovunque, ma si tratta quasi esclusivamente di piccoli Suzuki vecchi e logori, magari telonati (e non è il massimo quando bisogna guidarli per 500 km al giorno sulle stradine dei monti). Poichè la parola "programmazione" suona sconosciuta all'orecchio di Amjad ovviamente siam arrivati qua senza aver prenotato un mezzo... col risultato che siam entrati in possesso della nostra "auto" alle 22.30 della sera precedente le ricognizioni: un Suzuki Vitara che sembrava averne viste di ogni genere: gli interni lisi e consunti, ammaccature dovunque, ruota di scorta sgonfia, un rumore al minimo che sembrava quello di un diesel, la spia "check engine" costantemente accesa.... a metà del secondo giorno l'accensione della spia dell'olio e il contemporaneo spegnimento del motore ci han fatto capire che non avremmo più fatto neanche un metro! abbiamo scroccato un passaggio da un equipaggio turco e abbiamo fatto accorrere il fratello di Amjad con la sua auto che, anche se solo a due ruote motrici, è andata benissimo x completare le ricognizioni senza farci perdere troppo tempo. Alla sera al tizio che è venuto a riprendere l'auto ho consegnato le chiavi e una cartina con l'indicazione del punto in cui poteva ritrovare la sua auto!